Università, ecco cosa cambia

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Gabriele
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Nuove regole per i concorsi

Finanziamenti alle università migliori e a chi elimina corsi e sedi distaccate inutili e blocco delle assunzioni negli atenei con i conti in rosso. Negli atenei italiani arrivano i fondi in base al merito e ad una più attenta razionalizzazione delle spese. Novità anche su concorsi e blocco del turn over che il governo, complici anche le proteste dei giorni scorsi di studenti e rettori, ha deciso per il momento di ammorbidire. Ecco cosa prevede il decreto legge su diritto allo studio, reclutamento del personale ed efficenza del sistema universitario presentato dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.

No a nuove assunzioni per le università con i conti in rosso
Da oggi gli atenei con bilanci in perdita non potranno bandire concorsi per docenti o personale amministrativo. Allo stesso tempo arrivano 500 milioni di euro (cioè circa il 5% del Fondo del Finanziamento Ordinario) alle università migliori: quelle con produzione scientifica migliore, l'organizzazione e la qualità didattica migliori. Le sedi più virtuose saranno individuate attraverso i parametri di valutazione Civr, Cnvsu e modelli internazionali. Ulteriori premi economici, trasferiti direttamente dal ministero, andranno alle università che ridurranno sedi distaccate non funzionali ed i corsi di laurea in eccesso rispetto alle reali esigenze formative degli studenti e alle richieste del mondo del lavoro.

Nessun blocco dei concorsi già banditi, nuove commissioni
Capitolo a parte i concorsi ed il turn over. Nel primo caso il ministro ha sottolineato che "nel decreto legge approvato dal Cdm sull'università non ci sarà alcun blocco dei concorsi già banditi". Cambia però da subito il meccanismo delle commissioni di valutazione, "introducendo un elemento di trasparenza dettato da un sorteggio per garantire che i concorsi si svolgano nella maniera più corretta possibile. Il decreto interviene in via transitoria su concorsi per ricercatori e professori: al posto di 5 persone ne verranno elette 12, di queste ne verranno sorteggiate quattro.

Novità anche per il turn over
Per il turn over - che negli atenei passa dal 20 al 50% - il governo ha invece deciso si stanziare 150 milini di euro, incentivi alle università per favorire il pensionamento e l'assunzione di giovani docenti. Le università potranno così anche decidere di fare entrare solo giovani ricercatori, arrivando quindi ad assumere due giovani ricercatori per ogni docente in pensione. In ogni caso, secondo il decreto, almeno il 60% delle assunzioni deve essere destinato ai nuovi ricercatori e le università che rinunceranno a trattenere i docenti oltre i 70 anni di età potranno raddoppiare il numero dei posti per ricercatori.

Borse di studio e edilizia universitaria
Ulteriori interventi sono previsti per le borse di studio ("dal 2009 le garantiremo tutte con 135 milioni di euro", ha detto Gelmini) e per la costruzione di nuove strutture universitarie (pronti 65 milioni).

Restano i tagli dal 2010
Molti atenei dovranno comunque stringere la cinghia, anche perchè il taglio delle risorse per le università previsto per il 2010 resta. Il ministro ha ricordato che "abbiamo un anno o più per cominciare un percorso di riforma: dalla razionalizzazione dei corsi di lauera, che non vuol dire impoverimento dell'offerta formativa ma semplicemente l'andare ad eliminare i corsi inutili, e da un utilizzo migliore delle risorse - ha detto - abbiamo la possibilità di realizzare risparmi e rendere quel taglio meno doloroso".
tgcom
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Solo una squadra c'è....grande la JUVE alè!!!

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